Appena il tempo e la mia reflex me lo consentiranno, tornerò nuovamente a scattare, promesso.
“In un modo iperconesso nel quale viviamo, con notizie quotidiane che ci sconvolgono e ci riempiono costantemente di emozioni forti, difficili da gestire, la Fotografia ferma il tempo e ci porta a una riflessione più intima e privata.
Si ha il dovere morale di porsi criticamente nei confronti dello status quo, soprattutto quando le autorità esercitano il loro potere in maniera opaca e coercitiva e quando ci si scontra con la realtà, bisogna reagire e cercare di dare uno scopo e senso critico a quello ci circonda.
Perché la Fotografia in primis per me è impegno civile, politico, etico, culturale e artistico.
La Fotografia la vivo come documento, come interpretazione di quello che mi circonda, ma sopratutto come salvezza e come verità.”