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Umbria – Terre in Moto

Queste foto fanno parte di un viaggio in macchina di 350km, fatto questa estate di due giorni in compagnia di un mio amico.
L’Umbria è caratterizzata da una spiccata varietà paesaggistica, in virtù del continuo susseguirsi di dolci e verdi colline e fondovalle fluviali. Questo articolato sistema orografico, che si identifica con le zone della Valle Umbra e della Valtiberina, nel settore orientale e meridionale della regione si innalza progressivamente con le dorsali montuose della Valnerina fino a superare i 2.400 metri (gruppo del Monte Vettore) nel massiccio dei Sibillini, condiviso con le Marche. Il variegato territorio regionale è costellato da città ed insediamenti ricchi di storia e tradizioni. La regione, abitata già in epoca protostorica dagli Umbri e dagli Etruschi, fu poi al centro della Regio VI – Umbria et Ager Gallicus dell’Impero romano. Con gran parte del suo territorio attuale incluso per secoli nel Ducato di Spoleto durante il Regno Longobardo, è stata successivamente ricompresa anche nello Stato Pontificio.

Abbiamo visitato in ordine:

Sono rimasto colpito dalla bellezza di questa regione, che racchiude scorci e peculiarità che ci vengono invidiate in tutto il mondo. In particolare i colori, i crinali pieni di vigneti, la presenza di numerosi corsi d’acqua e laghi, paesaggi raffinati e incontaminati, la bellezze delle piazze di Spoleto e della magnifica Cattedrale di Orvieto, in cui si legano tradizione e cultura per lo più, immutati nel tempo. Tornerò sicuramente in futuro molto prossimo a visitare Amelia, Assisi, Spoleto, Gubbio e Perugia, perché meritano di essere visitate con calma.

L’entroterra umbro con Norcia, Terni, Cascia, Preci (e altri ancora), insieme a quello marchigiano, abruzzese e laziale stanno attraversando il peggiore momento della loro storia recente, che sicuramente con il tempo, e la perseveranza che contraddistingue queste popolazioni, sapranno superare. Bisogna che le istituzioni si assumano le responsabilità di una gestione fino ad ora sconfortante inadeguata e insufficiente, per dare dignità e sostegno alle persone che sono state colpite dal sisma.